Lanciamo un appello urgente per la sospensione immediata e la revisione completa del sistema Piracy-Shield, noto anche come legge "anti-pezzotto".
Invitiamo tutte le organizzazioni e i soggetti impegnati nella tutela delle libertà digitali e dell'integrità della rete Internet a sostenere questa iniziativa determinante per la salvaguardia di diritti fondamentali.
Nel 2023, il Piracy-Shield è stato presentato come una soluzione innovativa per contrastare la pirateria online, in particolare nel campo delle trasmissioni sportive in diretta. Tuttavia, fin dalla sua concezione, questo sistema ha sollevato gravi preoccupazioni tra esperti, attivisti e operatori del settore digitale. Le criticità emerse non solo non sono state affrontate, ma sono state addirittura aggravate da recenti emendamenti.
Il Piracy-Shield rappresenta una minaccia significativa per i principi fondamentali su cui si basano Internet e il nostro Stato:
- Mina principi fondamentali dello stato di diritto, come la proporzionalità, la presunzione d'innocenza e la separazione dei poteri.
- Viola la neutralità della rete, permettendo il blocco selettivo di contenuti da parte di privati senza adeguato bilanciamento dei poteri e al di fuori del sistema giudiziario.
- Compromette la privacy degli utenti, richiedendo un monitoraggio invasivo del traffico online.
- Limita l'accesso alla cultura e all'informazione, tramite il blocco indebito di contenuti legittimi. Le tempistiche di rettifica sono lunghe e la "whitelist" proposta è aperta solo a grandi entità.
- Impone oneri sproporzionati ai fornitori di servizi Internet e alle piccole imprese digitali, creando barriere all'innovazione.
- Non prevede alcun tipo di risarcimento né individua chiare responsabilità in caso di danni a terzi dovuti a blocchi errati, siano essi colposi o dolosi.
In aggiunta a ciò, la formulazione attuale della legge e il funzionamento della piattaforma non riflettono le realtà tecniche della rete: non esistono metodi per verificare se una risorsa sia univocamente (o prevalentemente) utilizzata a scopo di pirateria, e i domini / indirizzi IP impattati rimangono bloccati, anche se chi ne abusa li abbandona immediatamente dopo il blocco.
Immaginate di registrare un nuovo dominio per un progetto, e scoprire che è stato bloccato o di ricevere un indirizzo IP da un cloud provider che ha subito la stessa sorte.
Le nostre richieste
- La sospensione immediata del Piracy-Shield.
- Una revisione completa del sistema, basata su studi indipendenti che ne valutino l'impatto sui diritti digitali e sull'economia.
- L'apertura di un dibattito pubblico inclusivo sulla regolamentazione di Internet in Italia.
- Lo sviluppo di approcci alternativi che bilancino efficacemente la protezione del copyright con i diritti degli utenti, incentivando l'accesso legale ai contenuti.
- L'implementazione di sistemi di bilanciamento, con garanzie a tutela delle vittime di errori.
Internet non è un semplice canale di intrattenimento, ma una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra società. È nostro dovere preservarne l'apertura, la sicurezza e i principi di decentralizzazione e neutralità che ne hanno fatto uno strumento di progresso senza precedenti.
Invitiamo tutte le associazioni, gli esperti del settore, gli attivisti per i diritti digitali e i cittadini consapevoli a unirsi a noi in questo appello. Insieme, possiamo garantire che Internet rimanga uno spazio libero, aperto e sicuro per tutte e tutti, stimolando l'innovazione e proteggendo i diritti fondamentali nell'era digitale.